Il mondo del lavoro italiano è caratterizzato da categorie protette. Questo elemento è nato dall'articolo 38 della Costituzione italiana, che specifica il diritto degli inabili al lavoro all'avviamento professionale. Questo precetto è volto a tutelare le persone con disabilità e altre difficoltà.
Categorie protette
La legge 68/99 ha istituito delle categorie protette per favorire l'occupazione e l'integrazione dei soggetti appartenenti a tali categorie.
Chi rientra nelle categorie protette?
* Gli invalidi civili (percentuale di invalidità ≥ 46%);
* Gli invalidi del lavoro (percentuale di invalidità ≥ 34%);
* I non vedenti (residuo visivo inferiore a un decimo in entrambi gli occhi);
* I non udenti;
* Gli invalidi di guerra, civili di guerra e di servizio;
Inoltre, rientrano nelle categorie protette anche le persone con particolari condizioni sociali di partenza.
Quanti obblighi ci sono?
Le imprese devono assicurare una quota di lavoratori delle categorie protette nella loro azienda. La quota varia in base al numero di dipendenti:
* 1 lavoratore per aziende con più di 15 dipendenti;
* 2 lavoratori per aziende con 36-50 dipendenti;
* 7% dei lavoratori occupati per aziende con più di 51 dipendenti;
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni: imprese del settore edile, impianti a fune e minerario, trasporto marittimo, aereo e terrestre, imprese in liquidazione o fallimento, ecc.
Quali sono le agevolazioni?
Le imprese che assumono lavoratori delle categorie protette possono accedere a delle importanti agevolazioni di natura fiscale, come la detrazione del contributo previdenziale e assistenziale.
Le persone con disabilità superiore al 79% possono beneficiare di una detrazione del 50% per un periodo di 8 anni.