L’ Agile Coach ricopre un’importanza determinante all’interno del processo di modernizzazione e digitalizzazione di un’azienda. È a lui che ci si rivolge quando c’è la necessità di migliorare le performance di un team o la produttività di un’impresa attraverso lo sviluppo di una specifica metodologia agile creata ad hoc. Con il termine di metodologia agile ci si riferisce ad un insieme di strumenti ed opportunità che permettono ad un gruppo di collaboratori di affrontare al meglio le sfide che gli si propongono di fronte. Il professionista avrà il compito di supportare il team al momento della scoperta delle nuove tecniche di lavoro, dal primo approccio fino a quando sentiranno sicuri di gestirle in completa autonomia. Le responsabilità L’Agile Coach ha il compito di fornire i giusti input per un corretto cambiamento sia umano che organizzativo di un gruppo di lavoro all’interno di un’azienda. La sua attività si esprime sotto forma di consulenza, ma anche di tutoring o di ore dedicate alla formazione. In genere, la sua attenzione è rivolta ad un determinato team di dipendenti a cui si dedica in via esclusiva per un periodo di tempo che può andare da qualche settimana ad alcuni mesi. Questa figura è nata con il preciso scopo di aiutare alcuni lavori a migliorare le proprie abilità e performance all’interno dell’azienda. Negli ultimi anni, questo professionista è diventato il punto cardine in un contesto lavorativo, al fine di incentivare i processi di digitalizzazione. Ma anche di rafforzare la sinergia all’interno del team attraverso l’orientamento dei membri nei confronti dei progressi della professione e incentivandoli ad un lavoro multidisciplinare. Uno dei compiti di questa professione è quello di essere in grado di spiegare, anche a dei dipendenti che lavorano nello stesso contesto da diversi anni, il motivo per cui una procedura è cambiata rispetto a prima. O perché è meglio farla in un modo rispetto ad un altro. Le mansioni Le mansioni dell’Agile Coach sono diverse, soprattutto considerata la particolarità di questa figura e il suo ruolo determinante all’interno di un contesto lavorativo. Ecco di seguito alcune delle figure in cui dovrà immedesimarsi questo professionista per ottenere gli obiettivi preposti. Il professionista lavora sempre al fianco della propria squadra, condividendo dei progetti e delle intuizioni con loro. Il suo modus operandi deve essere in grado di agevolare sia la crescita professionale che quella personale tra i membri del team. Tra le sue attività, non bisogna dimenticare anche quella di mentoring, che permette di creare legami forti di fiducia tra questa figura e gli altri membri del team. L’Agile Coach forma i membri del proprio team, facendo conoscere loro in modo approfondito tutte le metodologie agili e quali strumenti utilizzare per adottarle nel modo più corretto. Tra le più note ci sono Kanban, Scrum, SAFe, ecc. Questa figura deve essere in grado di creare un nuovo spazio in cui il team di lavoro di riferimento possa sentirsi al tempo stesso ispirato e motivato. Ma, soprattutto, dovrebbe fare in modo che questa aurea dorata sia durevole nel tempo, anche a distanza di diverse settimane da quando l’attività di formazione è stata svolta. L’attività di consulenza di questo professionista è probabilmente quella che riesce a descriverlo al meglio. Sarà lui, infatti, che attraverso i suoi consigli e i suoi suggerimenti, potrà dare il via al miglioramento e al cambiamento in azienda. Facilitatore Questo professionista deve essere in grado di dare al team gli stimoli giusti per conoscere, approfondire e testare nuove soluzioni agili che vadano bene per tutti. E questo può avvenire sia attraverso l’organizzazione di seminari e conferenze, sia con la realizzazione di brainstorming o di attività di gruppo volte a migliorare l’interconnessione tra i membri di una squadra. L’Agile Coach non fa parte del gruppo. La sua presenza, più o meno evidente nel campo, può variare sulla base del percorso che è stato studiato ad hoc per quel gruppo di lavoro. Ma è di sua responsabilità anche capire quando il team è ben motivato e adeguatamente formato. Sarà questo il momento in cui potrà ritirarsi. Nel momento in cui la sua presenza dovesse prolungarsi per un lasso di tempo eccessivo, significa con tutta probabilità che non sta svolgendo i suoi compiti nel modo più corretto. L’Agile Coach deve essere una persona che ha grandi doti di comunicazione e di empatia. Deve essere in grado, infatti, di prestare attenzione alle richieste del cliente e cercare di trovare delle soluzioni ad hoc per ogni evenienza ed esigenza. Il consulente di metodologie agili deve anche contraddistinguersi per la propria instancabile curiosità ma anche per la sua abilità nel porre le domande giuste al momento più indicato. E, ovviamente, anche per la voglia di imparare e approfondire sempre cose nuove. Questa figura deve avere eccellenti doti nel campo della mediazione e delle formazione. E, di conseguenza, anche nel life coaching e nella PNL. A completare il profilo, di solito, aiutano l’ ottimo standing e un carattere solare, oltre ad un carattere propositivo. La formazione Attualmente nel nostro paese non è previsto un percorso formativo specifico per coloro che aspirano ad una carriera come Agile Coach. Soprattutto se si considera che le metodologie agili sono una materia in continua evoluzione. Questa figura, di conseguenza, potrebbe assumere questa professione dopo aver affrontato diversi corsi di studi o esperienze professionali. In linea di massima, tuttavia, aver conseguito una laurea in Ingegneria o in Gestione dei processi gestionali, potrebbe rivelarsi essere un plus determinante in fase di recruiting da parte dell’head hunter. Lo stipendio dell’Agile Coach Lo stipendio dell’Agile Coach si attesta attorno ai 58,000 euro lordi annui, con delle oscillazioni che partono dai 35,000 euro per gli entry level e i 75,000 euro per chi ha già una certa esperienza nel settore. L’importo può variare di molto in base alle dimensioni dell’azienda di riferimento, alla mole di lavoro e agli obiettivi da raggiungere. J-18808-Ljbffr