Il case manager ha un ruolo cruciale nella presa in carico di soggetti immigrati sfruttati lavorativamente. Responsabilità Valutazione iniziale e presa in carico Accoglienza e ascolto: creare un ambiente sicuro e riservato per permettere alla persona di raccontare la propria esperienza. Valutazione dei bisogni: identificare le necessità immediate (es. sicurezza, alloggio, assistenza sanitaria) e quelle a lungo termine (es. regolarizzazione del soggiorno, inserimento lavorativo). Analisi del contesto: comprendere il livello di sfruttamento, il contesto lavorativo, le condizioni di vita e le eventuali minacce. Pianificazione dell’intervento Progettazione personalizzata: sviluppare un piano di intervento individualizzato basato sui bisogni e le risorse della persona. Coordinamento con i servizi: stabilire connessioni con servizi locali come assistenza legale, sanitaria, psicologica e centri per l’impiego. Supporto pratico Assistenza legale: collaborare con avvocati per supportare la persona nella denuncia dello sfruttamento e nella richiesta di protezione internazionale o di permessi di soggiorno per motivi umanitari. Accesso ai servizi sanitari: facilitare l’accesso a cure mediche, incluse quelle per traumi fisici e psicologici. Alloggio sicuro: identificare soluzioni abitative temporanee o di lungo termine, in particolare in casi di pericolo immediato. Mediazione e accompagnamento Mediazione culturale: garantire la presenza di mediatori culturali per superare barriere linguistiche e culturali. Accompagnamento ai servizi: supportare la persona nell’accesso a sportelli pubblici, enti di assistenza e percorsi formativi o lavorativi. Empowerment e reinserimento Formazione professionale: promuovere l’inserimento in corsi di formazione per migliorare le competenze lavorative. Orientamento al lavoro: supportare la ricerca di un’occupazione dignitosa e regolare. Supporto psicologico: facilitare percorsi di supporto per affrontare i traumi subiti e rafforzare l’autonomia personale. Monitoraggio e valutazione Follow-up regolare: verificare periodicamente i progressi della persona rispetto agli obiettivi del piano di intervento. Adattamento del piano: modificare il percorso di supporto in base a nuove esigenze o cambiamenti nelle condizioni della persona. Advocacy e sensibilizzazione Tutela dei diritti: promuovere i diritti delle persone immigrate sfruttate lavorativamente presso le istituzioni. Sensibilizzazione della comunità: collaborare con enti locali e organizzazioni per prevenire lo sfruttamento lavorativo e favorire l’inclusione sociale. COMPETENZE RICHIESTE Conoscenza delle normative su immigrazione e sfruttamento lavorativo. Capacità di lavorare in rete con altri professionisti e organizzazioni. Sensibilità culturale e capacità di gestione di situazioni complesse. REQUISITI Esperienza documentata come Case Manager. Competenze specifiche nell’individuazione, creazione e implementazione di percorsi di assistenza socio-sanitaria. oppure Esperienza in progetti di inclusione sociale, mediazione interculturale, contrasto al caporalato, supporto a migranti e rifugiati e formazione pertinente (es. master in case management, protezione dei diritti umani). Competenze specifiche nell’individuazione, creazione e implementazione di percorsi di assistenza socio-sanitaria. J-18808-Ljbffr