Il case manager ha un ruolo cruciale nella presa in carico di soggetti immigrati sfruttati lavorativamente.
Responsabilità
1. Valutazione iniziale e presa in carico
o Accoglienza e ascolto: creare un ambiente sicuro e riservato per permettere alla persona di raccontare la propria esperienza.
o Valutazione dei bisogni: identificare le necessità immediate (es. sicurezza, alloggio, assistenza sanitaria) e quelle a lungo termine (es. regolarizzazione del soggiorno, inserimento lavorativo).
o Analisi del contesto: comprendere il livello di sfruttamento, il contesto lavorativo, le condizioni di vita e le eventuali minacce.
2. Pianificazione dell’intervento
o Progettazione personalizzata: sviluppare un piano di intervento individualizzato basato sui bisogni e le risorse della persona.
o Coordinamento con i servizi: stabilire connessioni con servizi locali come assistenza legale, sanitaria, psicologica e centri per l’impiego.
3. Supporto pratico
o Assistenza legale: collaborare con avvocati per supportare la persona nella denuncia dello sfruttamento e nella richiesta di protezione internazionale o di permessi di soggiorno per motivi umanitari.
o Accesso ai servizi sanitari: facilitare l’accesso a cure mediche, incluse quelle per traumi fisici e psicologici.
o Alloggio sicuro: identificare soluzioni abitative temporanee o di lungo termine, in particolare in casi di pericolo immediato.
4. Mediazione e accompagnamento
o Mediazione culturale: garantire la presenza di mediatori culturali per superare barriere linguistiche e culturali.
o Accompagnamento ai servizi: supportare la persona nell’accesso a sportelli pubblici, enti di assistenza e percorsi formativi o lavorativi.
5. Empowerment e reinserimento
o Formazione professionale: promuovere l’inserimento in corsi di formazione per migliorare le competenze lavorative.
o Orientamento al lavoro: supportare la ricerca di un’occupazione dignitosa e regolare.
o Supporto psicologico: facilitare percorsi di supporto per affrontare i traumi subiti e rafforzare l’autonomia personale.
6. Monitoraggio e valutazione
o Follow-up regolare: verificare periodicamente i progressi della persona rispetto agli obiettivi del piano di intervento.
o Adattamento del piano: modificare il percorso di supporto in base a nuove esigenze o cambiamenti nelle condizioni della persona.
7. Advocacy e sensibilizzazione
o Tutela dei diritti: promuovere i diritti delle persone immigrate sfruttate lavorativamente presso le istituzioni.
o Sensibilizzazione della comunità: collaborare con enti locali e organizzazioni per prevenire lo sfruttamento lavorativo e favorire l’inclusione sociale.
COMPETENZE RICHIESTE
* Conoscenza delle normative su immigrazione e sfruttamento lavorativo.
* Capacità di lavorare in rete con altri professionisti e organizzazioni.
* Sensibilità culturale e capacità di gestione di situazioni complesse.
REQUISITI
* Esperienza documentata come Case Manager.
* Competenze specifiche nell’individuazione, creazione e implementazione di percorsi di assistenza socio-sanitaria.
oppure
* Esperienza in progetti di inclusione sociale, mediazione interculturale, contrasto al caporalato, supporto a migranti e rifugiati e formazione pertinente (es. master in case management, protezione dei diritti umani).
* Competenze specifiche nell’individuazione, creazione e implementazione di percorsi di assistenza socio-sanitaria.
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