Ci sono persone che hanno lavorato nella stessa azienda per 20 anni e ce ne sono altre che passano da un lavoro all'altro senza intoppi e senza vuoti. Ma questo non è valido per tutti e, anzi, una buona parte della popolazione sperimenta la situazione opposta: quella di avere un curriculum con dei buchi.
Se il tuo curriculum assomiglia più a un groviera che ad un percorso lineare non ti preoccupare: si tratta solo di poter spiegare adeguatamente questi "vuoti" al tuo futuro datore di lavoro. Ecco i punti sui quali bisogna riassicurarlo.
1° - Le competenze di questo candidato saranno ancora attuali?
Se dovesse decidere di assumerti in quanto tempo saresti operativo?
Consigli per rispondere: mostra al datore di lavoro che ti sei tenuto aggiornato sulle evoluzioni del tuo settore tramite internet, la stampa specializzata, gli scambi con altri professionisti o delle formazioni. Per esempio i Mooc possono essere delle buone idee: sono delle formazioni a buon mercato o completamente gratuite su misura online.
2°- Questo candidato sarà capace di occupare il posto in questione?
Il datore di lavoro s'interroga sul motivo di questi periodi di vuoto nel tuo cv e vuole essere rassicurato che questi non dipendono dalla tua capacità a svolgere il lavoro in questione.
Consigli per rispondere: Se hai avuto problemi di salute o famigliari nessun problema, non c'è nemmeno bisogno di scendere nei dettagli. Mostra semplicemente che questi fatti non costituiranno un problema per il futuro lavoro.
3° - E in tutto questo periodo di inattività cosa ha fatto questo candidato?
Si sa, la ricerca di lavoro prende tempo. Cerca di dimostrare che lo hai utilizzato bene. Questo è utile a priori perché migliora la stima di sé, ti fa sentire attivo anche in un momento di disoccupazione e contrasta la perdita di fiducia in sé stessi che si sperimenta man mano che il periodo di disoccupazione aumenta.
Consigli per rispondere: il volontariato, i "lavoretti" e delle missioni puntuali come professionista indipendente possono aiutare. Mostrano le tue competenze e ti permettono di creare una rete di conoscenze professionali.
4° - Perché nessuno lo ha ancora assunto?
Non nascondiamocelo: il datore di lavoro se lo chiede. Tutti gli studi dimostrano che ci si sente più sicuri ad assumere qualcuno che già lavora piuttosto che qualcuno che non lo sta facendo. D'altra parte, le persone che lavorano non saranno immediatamente disponibili ma avranno delle tempistiche da rispettare.
Consigli per rispondere: Mostra che sei disponibile rapidamente. Puoi anche spiegare che hai preso il tempo necessario per ben selezionare dei posti di lavoro che ti interessano particolarmente. Se stai esplorando diverse possibilità di lavoro puoi dirlo ma attenzione: se questo non è il caso meglio non mentire perché, in generale, la domanda successiva è "Quali sono?".
Chiudiamo con una riflessione di un selezionatore: "Riconosco di essere più scettica quando un candidato presenta dei buchi nel curriculum ma, in questi casi, applico la mia regola d'oro che è quella di non dare mai un giudizio di valore su dei percorsi a volte caotici. L'obiettivo di un buon selezionatore è quello di scoprire le ragioni di questi buchi. Anche noi delle risorse umane non siamo al riparo da eventuali "intoppi" di percorso. È necessaria quindi un po' d'apertura mentale. Senza contare che le aziende che rifiutano a priori i candidati con dei buchi nel cv rischiano di perdere delle persone di talento".
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