La Festa della Donna è alle porte: cogliamo quindi l'occasione di fare un punto sulla situazione delle donne rispetto al lavoro.
La situazione
Attraverso Quotidiano Sicurezza apprendiamo che L'ILO (organizzazione Internazionale del Lavoro) fa il punto della situzione attraverso due rapporti dedicati: il "Global Employment Trends for Women 2012" e il "Women and technology – the attitude gap".
Scopriamo quindi che:
- Le donne conseguono più della metà dei diplomi universitari ma solo il 30% in ambiti scientifici o tecnologici. Esse sono sovra rappresentate nel settore delle scienze umane e sociali e sotto rappresentate nel settore tecnico-scientifico a causa di stereotipi e discriminazioni dirette o indirette.
- Il fenomeno della discriminazione si presenta già nella fase di scelta del percorso di studi e il divario è già presente nell'età infantile a causa di atteggiamenti capaci di spingere le ragazze verso discipline più "soft". Il consolidarsi di questi preconcetti porta a considerare le donne meno capaci nelle discipline tecniche e scientifiche.
- Dopo un periodo di diminuzione della differenza tra l'occupazione femminile e maschile la crisi ha di nuovo accentuato la differenza.
- Le donne hanno una scelta di occupazione più limitata.
- In Italia le donne guadagnano il 25% in meno degli uomini perché occupano posizioni di meno rilievo (tante impiegate, pochissime dirigenti). Anche a parità di posizione le donne guadagnano meno: secondo il blog La 27ora è come se esse lavorassero 59 giorni senza salario (cioè un collega uomo che fa lo stesso lavoro, con gli stessi titoli e la stessa anzianità potrebbe stare a guardare la collega donna senza fare nulla per 59 giorni e avere, alla fine, lo stesso stipendio).
Insomma: le donne lavorano gratis 2 mesi all'anno.
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