Si sa che l'occasione fa l'uomo ladro. Ed è così che la crisi e la disoccupazione sono, per qualcuno, occasione di approfittare della debolezza altrui per tirarne profitto.
Tra le migliaia di annunci di lavoro presenti su internet potrete facilmente trovarne alcuni che, in realtà, nascondono truffe ai vostri danni (e non solo).
Perché esistono questi annunci-truffa? Come fare per distinguere una falsa offerta di lavoro da una vera? E cosa fare se, nonostante tutto, il truffatore è comunque riuscito a raggirarci? Facciamo il punto con l'aiuto di Adiconsum.
Cominciamo con il "Chi": le categorie più a rischio sono quelle più deboli, dunque i disoccupati, soprattutto giovani e senior.
Come e perché: dietro le varie truffe si nascondono obbiettivi differenti. Andiamo a vedere quali caso per caso.
- L'annuncio vi promette di aiutarvi, in qualche modo, a trovare lavoro (spesso con frasi del tipo "il lavoro dei tuoi sogni ti sta aspettando, noi ti aiutiamo ad ottenerlo").
I casi sono due: o vi verrà chiesto di pagare per accedere al tanto desiderato lavoro o vi verranno chiesti i vostri dati bancari "al fine di cominciare il processo di assunzione". Nel primo caso state ben certi che il lavoro non arriverà mai. Nel secondo le vostre informazioni bancarie potrebbero essere usate per fare dei prelievi o per far transitare sul vostro conto del denaro sporco da riciclare.
A volte vi si chiederanno tutti i vostri dati personali: il rischio, in questo caso, è di essere vittime di un furto d'identità.
- Lavori da casa che vi promettono buoni guadagni senza bisogno di competenze specifiche e/o dietro pagamento per l'acquisto di un kit per "cominciare il lavoro".
Sappiate che, dopo il pagamento, la società sparisce con i vostri soldi e i vostri dati personali in tasca. Celebri sono le frasi del tipo: "richiedo il pagamento anticipato/ricarica postepay di X euro prima di inviare il kit perché mi è già capitato di trovare persone che se lo sono tenuto senza farmi pervenire il lavoro".
- Offerte di lavoro allettanti in cui è necessario chiamare un certo numero di telefono per avere più informazioni. Sappiate che, se telefonate, la prossima bolletta del telefono rischia di essere particolarmente cara. Altra variazione sul tema: voi fate il colloquio e loro vi dicono di chiamare la settimana successiva per sapere se siete stati presi.
- Offerte allettanti in cui si dice che il candidato avrà accesso ad una formazione che gli permetterà poi di essere assunto. 9 volte su 10 la formazione è a carico vostro: voi versate i soldi e, se siete fortunati, farete una formazione perfettamente inutile. Se, invece, non lo siete non avrete mai più notizie dell'azienda in questione.
- Offerte costruite sulla base del marketing piramidale: in sostanza vi si propone di diventare soci dell'azienda e di trovarne altri. Voi sarete pagati più per questo "reclutamento" che per quello che realmente vendete. Questa attività in Italia (e non solo) è illegale (art. 5 L. 173/2005).
- Offerte che promettono di aiutarvi a costruire un book fotografico con il quale avrete accesso a strabilianti contratti nel mondo della moda. Voi pagherete caro il vostro book ma il mondo della moda continuerà a non sapere chi siete.
- Diffidate di chi vi chiede di far transitare del denaro sul vostro conto in cambio di una commissione: innanzitutto questo non è un lavoro e poi, ancora una volta, si tratta di riciclaggio di denaro sporco.
Una piccola precisazione è necessaria: il lavoro da casa esiste e ci sono proposte serie. Purtroppo però ce ne sono anche tante tante che non lo sono.
Ma allora, come fare per capire se un annuncio è una truffa o se invece è serio e veritiero?
Diciamo che, in generale, è bene diffidare delle offerte troppo buone e di tutti quelli che vi propongo guadagni mirabolanti con "lavori da casa/non qualificati/semplicissimi/per cui basta la motivazione e la volontà di costruirsi un futuro".
Per poi scendere un po' nel dettaglio, ecco il decalogo di Adiconsum:
1. Ricordate che le aziende affidabili non nascondono nulla: descrivono subito il lavoro offerto, i requisiti richiesti e il compenso. Fanno leggere e firmare un contratto prima di iniziare qualsiasi sorta di attività.
2. Ricordate che una società seria che vi offre un'occupazione (in ufficio o da casa), vorrà certamente vedere prima il vostro curriculum vitae e le vostre referenze.
3. Ricordate che quando un'offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.
4. Diffidate delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e partita Iva.
5. Effettuate ricerche online – ad esempio nel Registro Imprese della Camera di Commercio o sul sito dell'Agenzia dell'Entrate – per verificare l'affidabilità dell'azienda proponente.
6. Diffidate delle aziende che vi chiedono contributi economici per poter avviare il rapporto di lavoro.
7. Non acquistate kit o materiali di qualsiasi tipo necessari per l'avvio di un'attività a domicilio.
8. Diffidate di chi vi chiede di fornire dati personali, indirizzi e-mail e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarvi: spesso si tratta soltanto di catene di Sant'Antonio.
9. Prendetevi sempre tutto il tempo necessario per riflettere e verificare la validità e l'autenticità dell'offerta. Diffidate di chi ha fretta di farvi concludere.
10. Non iscrivetevi a corsi o training di avviamento al lavoro a vostre spese. Di solito è l'azienda che assume a farsi carico delle spese per la formazione dei dipendenti. Nei rari casi in cui il corso viene addebitato al lavoratore, il corrispettivo non deve essere anticipato, ma verrà detratto dal primo stipendio.
A proposito del punto 1 sappiate che alcuni dati possono non essere visibili (es. la società resta anonima) quando l'annuncio è stato diffuso attraverso un agenzia per il lavoro. L'agenzia però questi dati ce li ha e voi potete accedervi (normalmente durante il processo di selezione).
Riguardo al punto 5 potete fare una prima ricerca rapida in questo modo: scrivete il nome dell'azienda con accanto la parola "truffa", "multi level marketing", "network marketing", ecc. e date un'occhiata ai risultati.
Ricordate che chi vi chiede i dati personali deve mostrarvi un'informativa sulla privacy.
Infine: prima di cominciare qualsiasi lavoro chiedete, anzi pretendete, una copia del contratto con tanto di firma e timbro del datore di lavoro e ricordate che è un vostro diritto chiedere informazioni. Il lavoro deve essere qualcosa di trasparente.
Cosa fare se, nonstante tutte le attenzioni del mondo, siete stati truffati?
Denunciate, denunciate, denunciate. Alla polizia e in rete. Prima agite più avete possibilità di arginare i danni e più condividete l'esperienza su internet (ad esempio, raccontando la vostra storia nei commenti agli articoli che parlano del problema) più eviterete che altra gente faccia la stessa fine.
Fate attenzione e scriveteci le vostre esperienze.
La tua opinione ci interessa, dicci cosa ne pensi!