Lo spauracchio delle macchine che rubano il lavoro alle persone è sempre esistito e ha spaventato generazioni di persone. Ma come stanno veramente le cose? I robot ci ruberanno il lavoro? In realtà questa nuova rivoluzione industriale avverrà in modo progressivo e, per fortuna, abbastanza prevedibile.
Perché "per fortuna"? Perché sapendo in anticipo quali sono i mestieri che saranno meccanizzati e quando (più o meno) è possibile prendere delle contromisure. Per esempio, se un determinato mestiere nel giro di qualche decade non sarà più svolto da esseri umani allora si può prevedere di smettere fin da subito di assumere nuovo personale (per evitare che resti disoccupato in età non più giovane) e prevedere dei percorsi formativi di riqualifica professionale per le persone che lo svolgono attualmente. L'occupazione, si sa, è una cosa che va programmata sul lungo termine.
Alcuni ricercatori della Oxford University hanno svolto una ricerca sul mercato del lavoro inglese in collaborazione con Deloitte per scoprire quali e quante professioni sono a rischio nei prossimi vent'anni. Nello studio prendono in considerazione più di 350 professioni e 9 competenze di base che sono richieste dal mercato del lavoro (capacità di negoziazione, percettività sociale, capacità di persuasione, assistenza e cura degli altri, originalità, belle arti, destrezza con le dita, abilità manuale, necessità di lavorare in uno spazio ristretto).
Dallo studio salta fuori che gli artisti, i ruoli lavorativi che riguardano la cura degli altri e gli ingegneri (per esempio) sono mestieri poco a rischio di automatizzazione perché richiedono intelligenza, empatia e capacità sociali. Tutte cose che i robot non possono avere. Invece le professioni come gli impiegati di banca, i camerieri e i venditori telefonici sono ad alto rischio perché molti aspetti di questi lavori sono automatizzabili.
Se ti interessa saperne di più su questo studio e se vuoi vedere la lista delle professioni automatizzabili con tanto di percentuali di rischio vai all'articolo originale.
La tua opinione ci interessa, dicci cosa ne pensi!